Ciao a tutti e piacere di conoscervi. Vivo un pò fuori Crotone....ad Ancona in realtà .
Vi chiederete cosa spinge un marchigiano ad iscriversi a questo forum, sono un biologo marino e lavoro ad Ancona come base e a volte giro per l'Italia a seconda dei lavori in cui viene coinvolta l' Università . Forse, ma proprio forse, avrò l'opportunità di lavorare per qualche giorno dalle vostre parti. Come sempre, la prima cosa che cerco di sapere del posto dove vado per lavoro è se si può pescare e come, e cercando su internet informazioni vedo ahimè, ma soprattutto ahivoi, che la zona probabilmente più bella è tutta Riserva. Allora vi chiedo, sperando di non risultare troppo invadente, dove e come pescate abitualmente, quali pesci insidiate, profontità operative e conformazione dei fondali. Guardando sulle carte nautiche, tenendosi fuori dall'area protetta, i punti più interessanti credo siano davanti Fasana e Cirò, dove le isobate sono più vicine, ma non si capisce se è roccia o altro, magari davanti alle spiagge fa anche il grotto, chissà .
Il problema è che sarei a nuoto, eventualmente, e non vorrei vagare a caso per ore in cerca di cose che magari sono solo frutto delle mie fantasie. Grazie a tutti quelli che risponderanno
Presentazione ed info Crotone
Moderatore: Moderatore Passione Caccia e Pesca
Cao Giakkal, benvenuto su kroton apnea.
Cercherò di rispondere alla tua domanda.
Come hai già detto tu, la migliore zona di pesca è interdetta per via della riserva marina di Capo Rizzuto, mentre nei siti che hai elencato non esiste traccia di roccia, il fondale è completamente sabbioso, quindi a meno che non vuoi insidiare mormore, muggini, e triglie ti conviene dirigerti presso il litorale di fronte il lungomare di Crotone.
Vicino la battigia troverai delle barriere flangiflutto le quali qualche volta ospitano spigolotti di piccola taglia, mentre di fronte a 2-300 metri di distanza si erge una piccola secca, questa prosegue parallela alla costa fino all'altezza del lido Casarossa, il quale delimita l'inizio della riserva marina.
Propio nella parte finale si possono incontrare le prede più pregiate, e cioè: saraghi in maggior numero, ma devi saper pescare in tana, qualche orata, specialmente in questi periodi, ma sono pesci molto diffidenti quindi bisogna possedere una buona acquaticità per poterle insidiare all'agguato tecnica di elezione per questo sparide. In alternativa ti potrai sbizzarrire sulle salpe che quasi sempre troverai in grossi branchi, per quanto ri guarda le cernie è meglio lasciarle stare perchè si tratta sempre di esemplari giovani, che difficilmente superano i due kg. di peso.
Purtroppo le grosse sono destinate soltanto ai trainisti i quali potranno tranquillamente pescarle in riserva alla faccia nostra.
Aggiungo un piccolo consiglio, se sei un profondista, puoi fare una prova allargandoti molto da riva e precisamente puntando verso il tubo del metano , il quale si vede anche da riva, (attenzione) dista circa 1 miglio dalla costa, nei pressi la profondità e di una ventina di metri, qui potrai incontrare belle corvine e qualche pelagico (ricciole).
Penso di averti fatto una buona panoramica della zona, adesso spetta a te decidere la strategia di pesca.
Se dovessi venire e fare una pescatina, facci sapere come è andata.
Ciao.
Cercherò di rispondere alla tua domanda.
Come hai già detto tu, la migliore zona di pesca è interdetta per via della riserva marina di Capo Rizzuto, mentre nei siti che hai elencato non esiste traccia di roccia, il fondale è completamente sabbioso, quindi a meno che non vuoi insidiare mormore, muggini, e triglie ti conviene dirigerti presso il litorale di fronte il lungomare di Crotone.
Vicino la battigia troverai delle barriere flangiflutto le quali qualche volta ospitano spigolotti di piccola taglia, mentre di fronte a 2-300 metri di distanza si erge una piccola secca, questa prosegue parallela alla costa fino all'altezza del lido Casarossa, il quale delimita l'inizio della riserva marina.
Propio nella parte finale si possono incontrare le prede più pregiate, e cioè: saraghi in maggior numero, ma devi saper pescare in tana, qualche orata, specialmente in questi periodi, ma sono pesci molto diffidenti quindi bisogna possedere una buona acquaticità per poterle insidiare all'agguato tecnica di elezione per questo sparide. In alternativa ti potrai sbizzarrire sulle salpe che quasi sempre troverai in grossi branchi, per quanto ri guarda le cernie è meglio lasciarle stare perchè si tratta sempre di esemplari giovani, che difficilmente superano i due kg. di peso.
Purtroppo le grosse sono destinate soltanto ai trainisti i quali potranno tranquillamente pescarle in riserva alla faccia nostra.
Aggiungo un piccolo consiglio, se sei un profondista, puoi fare una prova allargandoti molto da riva e precisamente puntando verso il tubo del metano , il quale si vede anche da riva, (attenzione) dista circa 1 miglio dalla costa, nei pressi la profondità e di una ventina di metri, qui potrai incontrare belle corvine e qualche pelagico (ricciole).
Penso di averti fatto una buona panoramica della zona, adesso spetta a te decidere la strategia di pesca.
Se dovessi venire e fare una pescatina, facci sapere come è andata.
Ciao.
grazie per le risposte, se dovesse andare in porto il lavoro farò tesoro delle indicazioni. non nascondo che mi stuzzica molto il tubetto del metano.....viaggia sempre scoperto o per alcuni tratti è sommerso dalla sabbia? cioè, lo si può seguire da terra verso il largo o è "riservato" ai pochi che conoscono le mire dei punti dove esce dalla sabbia? Ad ancona c'è qualcosa del genere e sono in pochi a pescarci, per via dell'acqua sempre molto torbida (spesso meno di un metro di visibilità sul fondo) e della batimetrica impegnativa nei punti buoni......per non parlare che i tubi del metano in genere portano alle piattaforme, ovviamente anche quelle supervietate, ma non mi dilungo, tanto, anche volendo, sarei pur sempre a nuoto , ciao a tutti
Evidentemente non non essendo del posto non hai capito bene di che si tratta.giakkal ha scritto:grazie per le risposte, se dovesse andare in porto il lavoro farò tesoro delle indicazioni. non nascondo che mi stuzzica molto il tubetto del metano.....viaggia sempre scoperto o per alcuni tratti è sommerso dalla sabbia? cioè, lo si può seguire da terra verso il largo o è "riservato" ai pochi che conoscono le mire dei punti dove esce dalla sabbia? Ad ancona c'è qualcosa del genere e sono in pochi a pescarci, per via dell'acqua sempre molto torbida (spesso meno di un metro di visibilità sul fondo) e della batimetrica impegnativa nei punti buoni......per non parlare che i tubi del metano in genere portano alle piattaforme, ovviamente anche quelle supervietate, ma non mi dilungo, tanto, anche volendo, sarei pur sempre a nuoto , ciao a tutti
Quello che da noi chiamiamo tubo del metano o (palo) sarebbe un manufatto di metallo che si erge fuori dall'acqua per una 15-ina di metri, praticamente l' E.N.I. ha piazzato questa valvola che segnala una testa di pozzo.
Ovviamente la zona circostante al tubo è interdetta sia alla pesca che al transito delle imbarcazioni, però ad una adeguata distanza sul fondo sono presenti alcuni scogli grossi boni per cernie e corvine, mentre a mezz'acqua di frequente passano ricciole.
Tutto dipende dalla limpidezze delle acquee, se non c'è una buona visibilità è inutile recarsi sulla zona, perchè come detto nel post precedente la batimetrica e sui 20 mt.
ho capito, grazie, in effetti i tubi ad ancona partono da terra e arrivano alle piattaforme a 2, 8 e 20 miglia dalla costa e non avevo capito. Ora ho visto la disposizione sulla carta nautica, in pratica la testa di pozzo di cui parli si chiama H Lacinia, e da là dovrebbe partire un tubo (sea line) che arriva fino alla piattaforma Luna B molto più fuori. Ora, se funziona come da noi traguardando le due strutture si dovrebbe trovare il tubo, e stando a 500 metri dalla testa di pozzo non si dovrebbero avere problemi con le autorità , ma sto solo fantasticando....ancora neanche so se potrò venire. ciao